Il franchising di successo tra standardizzazione e verticalizzazione.

Il franchising di successo tra standardizzazione e verticalizzazione

L’importanza di ambire sempre al meglio nell’imprenditoria. I segreti per tenere vivo un franchising di successo.

 

La strategia di gestione di una rete di franchising già avviata, non dovrebbe mai prescindere da un impegno costante nell’innovazione e nel miglioramento. Questo distingue le grandi catene di successo da tutte le altre.

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Migliorare può voler dire innanzitutto rendere più efficienti i processi e massimizzare o aumentare i profitti. Il primo modo di ottenere tale miglioramento può avvenire attraverso la riduzione dei costi, ovvero riducendo gli sprechi e le operazioni più onerose. D’atro canto, la riduzione dei costi di produzione, può avvenire sicuramente attraverso l’aumento della produttività del lavoro, attraverso l’analisi dei flussi e il potenziamento dei punti deboli riscontrati. Infine, va considerato attentamente il potenziale dell’introduzione e del miglioramento tecnologico nei processi, quale fonte di minori costi o di un servizio più accattivante e funzionale.

Un fattore da non sottovalutare assolutamente quando si compiono processi di innovazione è il segmento di utilizzatori verso i quali tendiamo a spostarci compiendo determinati miglioramenti, ma, in generale, anche nella creazione da zero di una rete franchising.

Il concetto di verticalizzazione sta a significare che il nostro business si muove da un sistema concorrenziale di massa a una cosiddetta nicchia di mercato, dove avremo una fetta di clienti particolarmente affezionati al nostro brand e difficilmente intenzionati a lasciarlo in favore della concorrenza.

Dalla verticalizzazione poi possono diramarsi dei servizi accessori, come nel caso di McDonald’s che, a lato di una netta verticalizzazione nel mercato degli hamburger, allarga e ramifica il proprio brand nel settore dei dolci, delle insalate, etc. In tal modo, pur fortemente verticalizzato, il suo brand riesce a fornire servizi accessori che costituiscono per il cliente valore aggiunto.

Un brand in grado di verticalizzare ha una forte attrattiva nei confronti del cliente e riesce a imprimere in maniera quasi indelebile il proprio marchio nell’immaginario del consumatore.

Gli ultimi anni hanno poi involontariamente definito nuovi ambiti di miglioramento. Si parla dell’emergenza dettata dalla pandemia di Covid19. Il coronavirus ha imposto fortissime restrizioni alla vicinanza sociale e la gestione di moltissime attività di retail ha subito un impatto violentissimo da questo sconvolgimento planetario.

La risposta da parte delle aziende, soprattutto quelle che operavano nel mercato della ristorazione, è stata quella di investire fortemente nel servizio di delivery, ovvero di consegna a domicilio.

Per alcuni ristoratori si è trattato di potenziare una rete già esistente, per altri di instaurare un servizio ex novo, mai utilizzato prima. Molti invece si sono affidati a società che avevano come core business la consegna a domicilio di prodotti per conto di ristoranti e attività simili.

Anche nel delivery sono necessarie strategie vincenti. È importante strutturare un menù di facile comprensione e letture e tener conto che la maggior parte degli utenti effettuerà il proprio ordine da uno smartphone.

Inoltre sono sicuramente avvantaggiati quei ristoratori i cui prodotti sono facilmente consegnabili e che non subiscono alcun processo di riduzione della qualità durante l’operazione di trasporto. Basti pensare al sushi, che per sua natura, incarna per eccellenza il cibo ideale da delivery, in quanto perlopiù freddo e facilmente consegnabile. Come anche una pizza, che può essere introdotta in scatole facilmente impilabili e adatte al trasporto.

Tutte queste attività hanno tipicamente un costo del prodotto in grado di coprire i costi di consegna. Naturalmente se la nostra azienda commercializzasse prodotti a valore unitario molto basso, saremmo probabilmente costretti a introdurre un minimo d’ordine per poter concedere un servizio di consegna gratuito, altrimenti tutto il nostro margine sarebbe eroso.

Il delivery va poi strutturato bene dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, al fine di evitare sovraccarichi nei giorni a maggior domanda, con conseguenze ritardo o problemi di consegna e recensioni negative.

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