Verdure nella dieta chetogenica

Verdure nella dieta chetogenica

I principi della dieta chetogenica

Questo famoso regime alimentare chiamato dieta chetogenica si basa fondamentalmente sulla quasi totale eliminazione dall’alimentazione quotidiana dei carboidrati e permette di ottenere straordinari effetti benefici in termini di gonfiore, di perdita di peso e di depurazione a condizione che venga seguita scrupolosamente.

Il suo nome deriva dalla parola chetosi, ossia quello stato metabolico in cui l’organismo non potendo disporre di carboidrati, cioè gli zuccheri, si trova costretto a bruciare i grassi per produrre energia.

Vediamo quali verdure possiamo mangiare nella dieta chetogenica grazie al famoso sito di informazione Ketonati.com.

Le verdure permesse dalla dieta chetogenica

Le verdure sono uno degli elementi cardine di questa dieta in quanto, oltre ad essere un cibo sano, contengono pochi carboidrati e poche calorie. Bisogna tuttavia operare una distinzione tra le diverse tipologie di verdura in quanto solo alcune possono essere introdotte in questo regime alimentare e in determinate quantità.

La dieta chetogenica prevede il consumo massimo di 20/40 grammi di carboidrati al giorno e alcune verdure ne contengono una percentuale più consistente rispetto ad altre che risultano più performanti per una dieta low carb.

La regola generale della dieta chetogenica prevede che si possano consumare tutte le verdure a foglia verde (insalata, lattuga, sedano, rucola, spinaci, broccoli, verza, radicchio, cavolini di bruxelles, cavolo cappuccio, fiori di zucca, cavolfiori, peperoni verdi, ravanelli, cime di rapa, funghi, cipolle, cetrioli, cardi, finocchi, asparagi, carciofi, melanzane e fagiolini).

Ma bisogna sottolineare che ogni ortaggio ha delle peculiarità e delle caratteristiche diverse: il cavolo riccio, ad esempio, soddisfa al meglio i requisiti di questa dieta, mentre i cavolini di Bruxelles devono essere mangiati in quantità più limitate per via della quantità relativamente alta di carboidrati che contengono. Il cavolo, invece, nonostante il ricco contenuto di carboidrati rimane un ingrediente cheto eccellente per via dell’elevata quantità di fibre che apporta.

È dunque corretto informarsi sulle diverse proprietà delle diverse verdure e una ulteriore precisazione va fatta anche in merito alla cottura. Spesso una cottura sbagliata può innalzare il livello di carboidrati per via dell’evaporazione dell’acqua, può causare una diminuzione delle fibre e comunque disperdere le sostanze nutritive. Proprio per questo la cottura a vapore, magari veloce, è il metodo più consigliato per cucinare le verdure per questo tipo di dieta.

Quali verdure evitare nella dieta chetogenica

Nella dieta chetogenica bisogna è molto importante limitare il consumo di asparagi, carciofi, cavolini di Bruxelles, fagiolini, melanzane, cipolline, porri, zucca gialle e rape. Sono assolutamente vietate le barbabietole, le patate, i pomodori, i peperoni rossi e gialli, le carote cotte (le carote crude sono concesse in quantità ridotte).

Esiste una quantità giusta di verdure?

Premesso che il regime alimentare chetogenico è molto complesso da seguire e si basa sia sulla qualità che sulle quantità degli alimenti previsti calibrati in modo da non interrompere la chetosi, è bene farsi seguire da uno specialista in nutrizione per poter usufruire del piano dietetico più soddisfacente per le singole caratteristiche personali.

Tuttavia per il discorso che riguarda gli ortaggi basta ricordarsi che le verdure a foglia verde si possono consumare sia a pranzo che a cena in una misura di circa 300 grammi per pasto, mentre le verdure che crescono sotto terra pur essendo consentite sia a pranzo che a cena prevedono una dose massima di 100 grammi alla volta.
È dimostrato che la dieta chetogenica, se seguita per un periodo limitato di tempo, riduce il senso della fame, permette di perdere peso e migliora l’umore.

Fondazione Roma - Terzo Settore iniziative di solidarietà e attività sociali Previous post Fondazione Roma – Terzo Settore: iniziative di solidarietà e attività sociali
Il servizio di Local SEO per la propria attività Next post Il servizio di Local SEO per la propria attività